Mi è capitato, l’altro ieri, di seguire in tv una trasmissione in cui veniva intervistato uno dei tanti ex rampolli di casa Agnelli. Ormai non ha più l’età per fare il figo: ha dovuto scoprire a sue spese che nonostante i soldi a palate che avrebbero potuto essere spesi, purtroppo le rughe non ne vogliono sapere di fare retromarcia. Eppure, d’istinto, mentre lo ascoltavo parlare, avevo l’impressione di trovarmi davanti ad un signore. Non uno qualsiasi, si intende. Un vero signore, con tutti i santi crismi. Presente quelli che quando dicono una qualche sciocchezza, sembra che riempiano tutta una stanza, anche se alla fine non hanno detto niente? Ecco, quello. Proprio quello.
Ho cominciato a riflettere sul perché io avessi questa sensazione, sul come mai non cambiassi canale ben sapendo che non provo mai simpatia per i ricchi sfondati, quelli che in vita loro non hanno mai provato l’esperienza infinitamente gratificante ed arricchente di arrivare addirittura al punto di desiderare qualcosa, perché ancor prima di desiderarla l’avevano già tra le mani. Da buon dialettico quale sono, ho cercato di focalizzarmi sulle sue qualità declamatorie, sugli accenti, sul lessico, sulla postura, ma alla fine mi sono accorto che tutto questo parlare aveva il suo centro su un solo punto focale: la mitica erre moscia. In fin dei conti, era proprio quella, quella piccola distorsione fonetica, a rendere quanto lui diceva interessante, perché conferiva al discorso una virtù strana, ammaliante, se vogliamo, addirittura magnetica. Non era il contenuto, insomma, a catturare. Era tutt’altro. Perché diciamocela tutta: una erre moscia nel contesto italiano ha sempre fatto snob, sia che fosse uomo sia che fosse donna, e chiunque l’avesse risultava in qualche modo al di sopra delle righe, forse anche al di sopra di ogni strato societario.
Ebbene, mentre guardavo l’ex rampollo Agnelli, ho cominciato a pensare a tutti gli ex rampolli Agnelli che mi venivano in mente, e più ci pensavo, più li vedevo tutti accomunati tra loro da un unico, identico comun denominatore. I soldi? No, non i soldi, quelli non sono un semplice comun denominatore: quelli sono un vero e proprio passepartout, per essere precisi. Parlavo di altro. Della ‘r’ moscia, per essere precisi: era quella l’unico vero comun denominatore. Perché tutta l’intera casata Agnelli è caratterizzata da questo segno distintivo di nobilità intellettuale, oltre che sociale. Sembra infatti che tutti gli Agnelli, sin da piccoli, vengano educati in qualche modo a questo storpiamento mirato, così come i figli della gente comune vengono educati a sognare, prima di poter viaggiare. E’ proprio una legge naturale. O, azzardo, hanno addirittura un istitutore personale, che insegna loro quella pronuncia errata, perché così è previsto nel curriculum della casa regnante in questione.
Ora, alla luce di queste considerazioni, l’ex rampollo blaterava, io blateravo nei miei pensieri. Non ricordo una parola, del suo discorso politico-sociale-collettivo-intellettuale, dal momento che mi sentivo invaso da un desiderio perforante. E, frattanto, pesavo. Perché certe volte mi capita di pensare, nonostante tutto. Dunque, la ‘r’ moscia è legata ai soldi: per quna qualche strana legge, chi la possiede o ne fa uso è di solito un milionario. Ecco che, allora, la lampadina si è illuminata. Per la stessa proprietà transitiva indicata, ho deciso di colpo che per cambiare radicalmente la qualità (e anche la quantità, via!) della mia vita economica avrei bisogno di una sola cosa. Una soltanto. Di avere anch’io la ‘r’ moscia… Così, anch’io sarei su due piedi un milionario!
cattivo,nemmeno gli auguri,ieri!!!!!
By: raperonzola54 on 19/02/2008
at 14:47
senti ma…. e per chi ha la “S” moscia che mi dici?
ih ih ih….
Annina… era una vita che non mi chiamavano così!!!!
mi hai fatto sorridere!
un super sorriso a te
Annalisa
By: annalisa on 19/02/2008
at 15:02
ci piaci così come sei!
By: giugiu on 19/02/2008
at 15:10
Orca l’oca!
Allora stando alla tua teoria io dovrei essere ricca!!!
Com’è che invece so’ verde come la linfa?
Mah, forse, la mia “r” moscia deriva da un casato caduto in disgrazia!
Se questa non è sfiga… 😀
Ciao Sior Maestro.
R.
By: raspa on 19/02/2008
at 15:13
CaVo… CaVissimo Fabio… che pVoblema c’è???
SaVanno anche aVistVocVatici questi Vampolli ma… non è piu bello il dialetto napoletano??? wèè wagliò…
un bacio
Claudia
By: Claudia on 19/02/2008
at 15:32
Cavo pvofessove, ma pevchè desideva pvopvio la evve moscia (scusi ma, si dice avvotata…), non savebbe meglio un vicco conto covvente e tante pvestigiose pvopvietà spavse pev Voma, Vagusa, Sivacusa, Voveveto, Fevvava e, pevchè no, anche a Sevvavalle Scvivia?
Arrarara…..
By: manuelapeace on 19/02/2008
at 15:35
Ma Fabio, io con le “5 cose da…” con la ex avevo già dato! Vedi il link sotto:
http://innocentievasioni.blog.kataweb.it/2007/01/29/le-5-cose-che-non-si-dovrebbero-mai-fare-prima-di-lasciare-una-persona/
Per i tuo post: vorrà dire che oltre al club degli anti-San Valentino faremo anche un club dove si impara a usare la evve moscia!
By: Innocenti Evasioni on 19/02/2008
at 15:36
ahahahah… io preferisco la ‘s’ bolognese!! 😀
PS [o.t.]. La mia mail la trovi nel “profilo”. Il link è nella sidebar del blog. Piuttosto… ma sul tuo blog dov’è il link alla tua mail??? 😀
By: gloutchov on 19/02/2008
at 15:37
la s bolognese è un must! n sarà perchè io vengo da bologna? ^__^
…mi ha incuriosito il tuo commento! perchè son sempre sulle punte dici?
un bacio
gio
By: gio on 19/02/2008
at 15:41
io baratterei la evve moscia con la TUA capacità di “riempire tutta una stanza” quando dici qualcosa!
By: brì on 19/02/2008
at 15:43
Qui erre moscia ovunque ma di milionari….non saprei.
By: Xeena on 19/02/2008
at 15:54
cavolo, mi hanno rubato la simpatica gag della r moscia!
ecchediamine!!!
By: mat on 19/02/2008
at 16:14
ecco peVchè il mio capo , nonche pVopVietaVio della vadio , e di due baVche è in assenza di R … (per fortuna che lui non ha mai parlato in diretta ..)
By: valentina on 19/02/2008
at 16:18
fabio, se vuoi diventare ricco straricco come gli agnelli devi sia parlare con la erre moscia sia usare il loro lessico strafalcionesco, altrimenti non vale!
😛
By: leucosia on 19/02/2008
at 16:18
A Torino l’erre moscia ce l’han tutti!!!
By: frek on 19/02/2008
at 16:42
Anche… cmq cenerei a pizza quasi tutte le sere 😉
By: cristallo nero on 19/02/2008
at 16:46
Mi hai fatto proprio divertire, carissimo Fabio. Ho persino dimenticato le disavventure dei commenti che scompaiono. I tuoi ci sono però.
Allora da ora in poi,tra qualche minuto, dinanzi allo specchio tutti a provare la dizione con la erre moscia. Se non diventiamo ricchi non importa, sicuramente in qualunque contesto ci presentiamo ci scambieranno per tali e…. si spalancheranno le porte del jet-society.
Non attendevamo altro. Un abbraccione. Marianna.
By: marianna on 19/02/2008
at 16:54
Lo sai che ho già preso appuntamento con un luminare della fonetica che mi farà conscere il rotacismo? Diventerò straricco!
Marco
By: marco on 19/02/2008
at 17:13
Quando sento parlare con evve…moscia mi viene in mente il grande Sordi nel conte Max quando in modo sublime li prendeva per il….
By: fabio on 19/02/2008
at 17:38
….signori si nasce……e io modestamente…non lo nacqui!!!!!
By: Suysan on 19/02/2008
at 17:56
eh si ci vorrebbe la r moscia.
By: valeriascrive on 19/02/2008
at 18:01
Dici che mi sono calmata? mA no…io sono due facce di una stessa medaglia.
By: little moon on 19/02/2008
at 18:02
E te pareva che io ero l’unica eccezione della R moscia…. Io ce l’ho, ma ahimè non sono milionaria…
Ho solo la R moscia, che causa solo battute 😀 quindi la r moscia senza i soldi non è un grande affare, credimi 😉
By: Laura on 19/02/2008
at 18:08
Grassie!!!
By: Gigio on 19/02/2008
at 18:31
Fabio, tu dici che basta la “r” moscia? Perché se me l’assicuri, da stasera comincio a prendere lezioni, studio finché non mi viene proprio bene.
A me fa tnto piacere leggere i tuoi commenti. Perché parli di “inadeguatezza”? Termine che non ti si addice.
By: Melania on 19/02/2008
at 18:53
a me interessava il Caravaggio dal punto di vista artistico ed anche biografico.
Alcune fiction non sono state fatte male.
Non mi chiedere ora quali perchè non le ricordo.
Una ad es. è Montalbano però non so se è una fiction.
By: sempreavanti_01 on 19/02/2008
at 19:12
Posso avere il conto in banca pingue senza r moscia?!? No?
By: Tinuccia on 19/02/2008
at 19:44
personalmente non so pronunciare la z..ti va bene comunque?
per qualche misteriosa ragione che typepad no mi ha ancora confidato i commenti postati cadono nella spam e sono costretta a pubblicarli di persona (compresi i miei!) tu commenta tranquillamente, ad editarli ci penso io, in attesa che lo staff di typepad si decidda a far qualche cosa, stressato dalle mie sollecitazioni!
By: paola dei gatti on 19/02/2008
at 21:01
“..così come i figli della gente comune vengono educati a sognare, prima di poter viaggiare.”
bella frase 🙂
ciao ciao
By: elis on 19/02/2008
at 21:10
Guarda, va bene anche senza la “r” moscia. Importante è essere belli dentro.Hahaha.
By: camelia on 19/02/2008
at 21:24
Ciao!
Grazie tantissimo x gli auguri! Buona serata! Baci :*
By: nuvolarosa on 19/02/2008
at 22:43
Ciao Fabio, magari bastasse avere la erre moscia per avere o fare soldi.
Rassegniamoci e teniamoci, almeno nel mio caso, l’inflessione dialettale.
Buona serata, Fino
By: Fino on 19/02/2008
at 22:49
Mi sovviene solo:
“la vacca gvassa ingvassa i campi”.
[Pigmalione, ora di inglese, prima liceo]
Son punti di non ritorno, essì.
Un bacio :*
L’avv.
By: L'avvocatessa on 19/02/2008
at 23:11
Cavo Fabio hai pvopvio vagione…
Ho giusto cominciato il covso di dizione….
😉
Maury
By: Maury on 19/02/2008
at 23:59
Prof, vieni a giocare, vieni che ti ho coinvolto in un viaggetto niente male!
Flavio
By: nadiaflavio on 20/02/2008
at 00:47
dici che basta davvero l’erre moscia, Fabio?
quindi uno può sparare qualsiasi cavolata, basta che la condisca con quella e tutti resteranno affascinati?
Prof, dammi conferma che qui nasce un problema: domani Little B sarà costretto a stampare un appendice al libercolo per tutti gli adepti della Pdl
“andare a scuola di dizione per imparare a sparare cazzate con l’erre moscia”
By: innamoratacruda on 20/02/2008
at 01:22
A noi bolognesi invece c’han datto la S e la Zseta… si può cambiave?
🙂
By: redlo on 20/02/2008
at 03:06
ma vaaaaaaaaaa…
quant’è bella la RRRR pronunciata..
no no, la r moscia mi sa di viscido..
😛
By: chota on 20/02/2008
at 07:17
Stasera ti leggo e commento come si deve. no dai anche tu ti arrabbi molto ? non ci credo…:-)
By: silvia on 20/02/2008
at 09:13
ciao fabio…firmato il contratto!!!
By: tania01 on 20/02/2008
at 10:55
Io sono torinese da generzioni e generazioni ma non ho l’erre moscia e non sono della Juve!
By: larabafenice on 20/02/2008
at 11:00
un bacio e buona gionata! ^__^
gio
By: gio on 20/02/2008
at 11:15
Ohibò… e io che ho fatto di tutto pur di togliermela ! 😀
Mi vien fuori ormai raramente, solo quando sono davvero molto stanca e non so più in che lingua penso.
C’est la vie…
By: collezione di uomini on 20/02/2008
at 11:40
Che mi dici allora della erre di BeVtinotti?
By: Artemisia on 20/02/2008
at 15:27
non è la stessa cosa avere la essssse bolognese??? o la LLLLL ferrarese??? mannaggiaaaaaaaa…ecco perchè non sono milionaria!!! (grazie x gli auguri…. 😛 grrr ..anche nei miei confronti!!!)
By: libera on 20/02/2008
at 22:03
Ma se poi pensi a Tvemonti, sei sicuro di continuare a volerla?
By: ma.ni. on 21/02/2008
at 19:29
mmmmm….questa equazione “r” moscia = ricchezza mi sembra tanto una vana speranza. Diciamo che l’analogia sta nel fatto che con entrambe ci si nasce. Comunque pensa che i non ricchi sono tanti, sei in buona compagnia e poi se eri ricco non avresti avuto il blog, e non ci saremmo conosciuti 🙂
By: silvia on 21/02/2008
at 19:31
tutto sto discorso mi ha fatto venire una voglia matta del sutè di frutti di mare che si può gustare nei ristorantini sul porto a Castellammare di Stabia. cas..bia ti ricorda qualcosa?
By: gio zietta on 23/02/2008
at 19:23
chiedo scusa sto facendomi vecchia anch’io mi riferivo alla “cozza”
By: gio zietta on 23/02/2008
at 19:26