Pubblicato da: fabioletterario | 09/03/2009

Il venditore di materassi

Non fate piaceri. Non li fate a nessuno. Specialmente quando vi chiedono solo di essere presenti ma unicamente per fare numero

Domenica pomeriggio, sollecitato da una mia ex collega che è presidentessa di un’associazione assistenziale, ho deciso di cedere al piccolo ricatto morale (eddai, cosa ti costa? E’ a fin di bene…) di partecipare ad una di quelle dimostrazioni di vendita, che aveva lo scopo di raccogliere almeno 30 persone per poter ottenere un bonus di 500 euro da destinarsi proprio all’associazione della mia collega. Sulle prime ho nicchiato, ma poi, a suon di eddai, mi manca una sola persona per raggiungere il numero, fammi questo favore, mi sono lasciato convincere ed ho detto sì, sacrificando in questo modo mezza giornata di riposo. Ho detto sì ma ad una condizione: che non mi si vendesse niente. Mi ero dimenticato di precisare: e che non mi si coinvolgesse! 

Mi presento all’appuntamento e attorno a me vedo tutta gente ben agée: io sono il solo giovane del gruppo, e non conosco assolutamente nessuno. Solo più tardi mi accorgo che è presente un’altra mia ex collega, signorina e in pensione da qualche mese, che si piazza al mio fianco e non mi molla più per tutto il resto del pomeriggio. Quindi, alle 16.15 in punto, scocca l’ora X: l’omino dell’ennesima società mai vista né sentita, con sede a Salisburgo, si abbottona il doppiopetto blu e accende il videoproiettore collegato al pc portatile ultimo modello per dare inizio alla lezione. Tema: il materasso perfetto.

L’omino è scafato. Sorrisi a 360 denti, atteggiamento da macho che non deve chiedere mai, ovviamente vuole che ci sia dia tutti del tu, perché così si è più in confidenza, ma non mi chiede personalmente se ci tenga o no: lui lo comunica. Dopo un minuto e mezzo io già non lo sopporto più, anche e soprattutto perché davanti alla mia faccia perplessa non fa altro che sollecitarmi alla risposta, interroga tutti affinché siano attenti e lascia le frasi a metà affinché chi ascolta completi a sua volta, dimostrando così la presenza di una seppur minima attività cerebrale. Io, che vivo con le medesime strategie comunicative e didattiche, seppure in contesto decisamente meno antipatico e a fine nettamente culturale, non mi faccio gabbare, e non ci sto. Lui lo capisce, e per questo mi punisce: davanti a tutti i 30 presenti mi chiede di diventare il suo aiutante, e ovviamente non posso dire: arrangiati! Gli lancio addosso qualche imprecazione sottovoce e mi rivolgo alla collega che ha implorato la mia presenza, incenerendola con uno sguardo assassino, mentre lei si porta le mani alla bocca quasi a scusarsi. Ma ormai è troppo tardi! Sono già in piedi accanto all’omino, pronto a fungere da cavia durante la rappresentazione di questo plurititolato imbonitore!

Tra acari, posture spinali, posizioni corrette al momento del riposo, lattice, lana, materasso aperto, rovesciato, poi richiuso e tolto di mezzo, tra una signora di una certa età che per provare il materasso si rovescia completamente e cade dall’altra parte, ed un dito pressato in una losanga (che forbito sono, eh?!) della rete del materasso, resto in piedi per circa 40 minuti, ringraziando la mia amica Paola ogni singolo secondo per quella situazione surreale in cui verso. Espongo un piumino d’oca brevettato da quella ditta, con un cuscino brevettato da quella ditta, e tengo in mano una parte del materasso brevettato da quella ditta, insieme ad un paio di losanghe brevettate da quella ditta, in grado di stringersi per meglio far aderire il materasso al corpo, deformandosi per fargli posto. Perché dovete sapere che il materasso perfetto è quello che lascia traspirare il corpo, che al suo interno ha molecole aperte e non chiuse, in quanto gli acari vanno a nozze in uell’ambiente umido che si forma, e muoiono non dopo 3 settimane ma dopo 3 anni… E io mi disgusto nel vedere le foto che passano sullo schermo, preferirei quasi quasi vederne una di Mastella, tanto sono brutti! Capisco che è finita nel momento in cui un buon samaritano pone la domanda fatidica: “Ma tutto questo, quanto costa?” E, davanti al prezzo, tutti ammutoliscono. Di colpo scompare il sorriso dalle facce dei presenti: 4.500 euro! E occorre prenotare il materasso seduta stante. Ora o mai più!

Ovviamente, vince il mai più. Ma l’associazione avrà i suoi 500 euro.

Quando tutto finisce, non mi pare quasi vero. Il materasso non l’ho comprato… Ma volete mettere? Con tutto quello che ho imparato sono diventato anch’io un perfetto venditore di materassi!


Risposte

  1. Non c’erano dubbi che vincesse il “mai più”! 😀

  2. Modica la cifra… non c’è che dire.

  3. Beh, diciamo che lo scopo nobile giustifica e compensa (solo in parte, lo so…) “il divertimento” subìto.
    E comunque nel leggerti mi sono sganasciata dalle risate, che per essere lunedì, non è mica poco! 🙂
    Però ti dò un consiglio: diffida sempre da chi ti fa inviti “per fare numero”…non si sa mai dove potresti ritrovarti eh eh eh 😉

  4. è già buono il fatto che non ti sei dovuto comprare nulla, hanno una capacità diabolica quando si tratta di vendere “per forza”
    sarei svenuta pure io, senza nulla togliere al materasso in questione
    diciamo che alla fine hai fatto del bene a chi ne ha bisogno 🙂
    lo dici poco??
    e poi….vedi mai che ti arriva una convocazione come venditore…

  5. …ti arrabbi molto, se ti confesso che ho ridacchiato allegramente alle tue spalle, dall’inizio alla fine del post?!

  6. 4.500,00 €? E che saranno mai!
    Quando hai parlato delle foto degli acari Fabio ho iniziato a starnutire, sono allergica, non li posso neanche sentir nominare 🙂

  7. ma l’imbonitore era Marziano? O era solo scemo?
    No perchè qua non c’è lavoro, non c’è il becco d’un quattrino, la recessione ci mangia e c’è qualcuno che spende 4.500 euri pe’ un materasso? Me pare n’ipotesi da fantascienza 😉
    Baciotto al Sior Maestro.

  8. Fantastica questa, caro Fabione.
    E’ successo pure a me di “fare numero” anche se me l’avevan presentata come tutt’altra cosa.
    Io non avevo neanche lo scopo benefico a supportarmi….in poche parole DEVASTANTE (!!)….

    MAI PIU’ è l’unica parola da ricordare…

  9. Piumino d’oca?????
    Mannaggia… Avrei dovuto esserci io, Fabio…
    Perchè non mi hai invitato?
    Avrei messo l’imbonitore in un angolo…

  10. Eh, Eh…lo so, mi ha coinvolto anche mia mamma 🙂 La prossima volta, in cambio, chiedi che sia presente almeno un 50% di pubblico femminile, gradevole e con un’età pari alla tua o al massimo 5 anni di MENO!!!

  11. odio questo tipo di vendita…
    alcuni amici miei si sono fatti coinvolgere da un’azienda che opera (spero operava) con questa modalità di vendita, che poi dopo qualche mese di facili guardagni, solo portando persone di “sola presenza” è finita a mi manda raitre

  12. Ciao novello Mastrota!!!!

  13. …..ciao Fabio, scusa la poca frequenza con cui vengo a visitarti….ma è sempre un piacere.

    p.s. ho acquistato tempo fa un materasso in puro lattice (all’85%) meglio che non ti dico quanto è stato pagato, ma credimi, ho risolto alcuni problemi diciamo di …”sonno” e di colori alla schiena. :-))

  14. Le molecole aperte e non chiuse sono da urlo! Ma dai, non dirmi che non ti è scappato da ridere!

  15. Ma guarda te cosa ti tocca fare 🙂

    Mai fare del bene al prossimo, Fabio … tanto ci si rimette sempre.

    Stattene a casa la prossima volta 🙂

  16. Odio queste riunioni vendite che hanno il solo fine di riempirti la testa di benefici che il loro prodotto potrà darti, anche io una volta ci sono stata trascinata per fare numero, ma per fortuna mi sono confusa nella mischia e nessuno mi ha notata, insomma in quel caso sono riuscita veramente ad essere solo un numero.

    Un saluto Fabio e buona settimana!

  17. ma che bella storia e raccontata bene, è inutile dire che mi hai fatta sorridere.Ammiro la tua tenacia a non voler comprare nulla!

  18. Semplicemente surreale… ma scompisciante.

    Erica Lee

  19. Beh, i materassi “memory foam” dovrebbero essere i migliori, ma per quei soldi preferisco dormire su un pagliericcio. 🙂

  20. molecole aperte?MOLECOLE APERTE?????????a spaccar pietre ‘sto materassaro di ‘sto paio… molecole aperte!spalancate, le molecole, ariose, guardaaaaaaaaa! ma vaffan… approfittandosi dell’ignoranza altrui dicono qualsiasi vaccata… gli venisse a lui un acaro su per il canale di scolo… da due chili e mezzo…

  21. Quattromilacinquecentoché?

  22. Copio e incollo il commento di Any, sperando di riuscire a smettere di ridere dopo averlo letto 😀

  23. favori così non ne faccio più a nessuno
    puoi stare sicuro
    nemmeno a mia sorella

    mandi fabio
    (però come le racconti tu son proprio divertenti sai?)

  24. Caro Fabio,
    allucinante quello che racconti!! Io penso non avrei retto! mmmm
    embrace
    Daniel

  25. ahahah vicenda divertentissima…pensa se riusciva nache a venderti il materasso 😛
    4500€ TANTISSSIMO!!!

  26. Fabio Fabio, ora che ti sei fatto una cultura da teleimbonitore e da venditore di materassi, mi raccomando, non diventare come il materassaio più bieco d’Italia, quel tal Gelli che l’onda di riflusso della cloaca massima ci sta ritrasportando in mezzo ai piedi, mentre l’Italia immemore lo guarda stupita chiedendosi Gelli, che è mai costui?????????

  27. 4500 €????????????????? Follia pura!!! A parte questo… povero Fabio, che domenica allucinante!

  28. Beh, la cifra sembra modica!!!! 😦
    Comunque il mio materasso è ancora in perfette condizioni, quindi……. per me l’ omino-materassaio, può tranquillamente cambiare lavoro!!!
    Maury

  29. ciao fabio ti scriveri più spesso se tu trovassi il modo di evitarmi tuttele volte di scivere nome, mail e sito web.puoi???Bacio

  30. a parte il divertimento che ho provato a leggere il tuo spassosissimo racconto: cavolo è difficilissimo trovare i materazzi buoni!
    te ne posso raccontare per settimane.
    una volta i miei genitori si erano comperati dei materassi prodotti con materiale che era prodotto dalla NASA, ecco erano comodissimi, ma dopo un anno quei materassi erano diventati il nostro incubo: di notte prendevano il calore del tuo corpo e te lo ributtavano adosso. d’inverno si dormiva senza riscaldamento e con coperte leggerissime, d’estate… le abbiamo buttate!

    un saluto.

  31. no non ci credevo..mi pareva tutto troppo surreale 😀
    e Bravo fabio..bhè anche stavolta hai imparato qualcosa di nuovo(beata me che vivo nell’ignoranza di non sapere per quanto può vivere un acaro 🙂
    ma con 4500 euro non regalavano anche una trapunta,un forno microonde,un ferro da stiro,una batteria di pentole in acciaio inox e la rete con doghe in legno?no perchè se così fosse ci farei un pensierino 🙂

  32. hai fatto una buona azione pero’.

    🙂

  33. …vabbè, non ti posso lasciare solo per qualche giorno che mi diventi pure venditore di materassi…sono basita…

  34. Certe volte e’ importante anche “fare numero” ma quando si parla di vendere…. vade retro.
    Artemisia

  35. Esperienza drammatica…….Di certo avrai messo tutto il bagaglio di conoscenze sul materasso nel tuo manuale di sopravvivenza. Un caro saluto e dormi bene! :-))

  36. su su.. che all fine forse.. quasi.. più o meno.. meno meno.. però un pò anche pure.. ti sei un minimo divertito.. se non altro ci siamo divertiti noi leggendo il post!! ehehehe ciao

  37. 😀 dai … vedila che hai fatto un’opera buona ….
    pensa agli imbanditori che ti bloccano per strada , in una piazza vuota, la sera alle sette, mentre tu ti guardi in giro e non c’è anima viva …..
    buon tutto

  38. Una volta mi volevano vendere delle coperte di lana merinos (o pseudo tali), la signora per convicerci disse: “queste sono di lana merinos, quella originale che viene da Boston, direttamente dall’Australia”……………..

  39. una volta una vicina ha invitato anche me:figurati , si presentavano pentole! le ho detto che la bistecchiera di casa era tutto ciò che mi serviva! 😛

  40. …e in effetti è tutto ciò che mi sere…perchè non hai mandato mammà? sarebbe valsa la pena di assistere allo spettacolo! 😛

  41. caro Fabio,
    sono anch’io un venditore,non di matersassi,cosa vendo non è importante,perchè ognuno di noi in qualche modo vive vendendo qualcosa,può essre semplicemente il proprio lavoro all’azienda per cui è impiegato,mi faccio ogni giorno anche centinaia di km e spesso per non raccogliere nulla,ma è il mio lavoro,ho la fortuna di essermelo scelto,ammiro molto i venditori,sopratutto i professionisti,vendere è un’arte e finchè ci saranno bravi venditori ci saranno aziende che prosperano.
    detto questo cercare di vendere prodotti che migliorino lo stile di vita e al salute delle persone credo che sia un valore nobile e come tale stimolato a continuare,sopratutto in questi momenti dove le persone comprano piuttosto cose superflue per apparire a livello di immagine piuttosto che investire sulla propria salute,il che oltretutto permetterebbe alla nostra sanità di risparmiare molto denaro pubblico che potrebbe essere destinato ad altre spese utili


Lascia un commento

Categorie