Pubblicato da: fabioletterario | 01/10/2007

Quando le corna contano!

In questi giorni è una fibrillazione costante: i cervi sono in amore, e per questo motivo stanno riempiendo le valli dei loro bramiti.

Per i cervi l’amore è una cosa seria. Per certi versi potremmo addirittura dire che sono più seri di noi. Per i cervi, l’amore è tutta una questione di corna!

Infatti, hanno saputo di fare di un vizio una vera e propria virtù: in amore vince sì il più forte, ma il più forte non è quello che ha solo la voce più potente, è soprattutto quello che ha le corna più grandi e grosse.
Le corna, per i cervi, sono un simbolo di virilità. Più sono grosse, più sono resistenti: più sono ramificate, più possibilità hanno di fare colpo. Si accompagnano ad un bramito prolungato e mascolino, certo, ma risultano quelli i pennoni dell’amore. Sono senza ombra di dubbio un simbolo fallico, per noi uomini, che in passato strappavamo il corno al rinoceronte in quanto creduto afrodisiaco per eccellenza, per quanto poi soffriamo di contraddizioni interne: infatti, non è che ci vantiamo se scopriamo (nostro malgrado) di essere dotati in quel senso. Le corna, insomma, stanno bene solo se in testa agli altri!

Ma per gli animali sono proprio qualcosa di sacro: soffrono durante i 100 giorni in cui quelle crescono, è quasi una gestazione, e poi le sfoggiano con boria, nelle poche settimane dell’amore. Infine, cadono da sole, pezzo a pezzo, come castelli di sabbia travolti dall’onda. E allora tornano ad essere timidi e guardinghi, ormai distanti dalla possanza e dalla potenza di cui godevano durante il periodo dell’accoppiamento.

A me quei cervi stanno oltremodo simpatici. Sono l’unico caso in cui è possibile dire che le corna contino davvero. E vuoi mettere? Anche l’unico in cui dire che le si ha grandi è veramente un vanto sincero!

Credo.


Risposte

  1. beh però c’è in Italia un paese che si fregia del titolo “paese dei cornuti”!
    giuro che è vero!
    😀

  2. Salve

  3. Uhm…mi stai forse dicendo che, se fossi un cervo maschio, sarei davvero un essere molto felice e fortunato?
    Peccato che a me le corna non cadano…:-)))))

  4. beh cero non si può fare una semplice trasposizione tra il “cervino” e “l’umano”; certo dovremmo considerare le cose con sguardo più ampio. Chi ne è capace, ovvio :o)
    Sai, pensavo al tuo commento e dicevo che per conoscere veramente la felicità bisogna che questa passi.

  5. INTERESSANTE
    e suggestiva la descrizione di questa realtà di vita amorosa animale! Quanto sarebbe davvero buono,frugare nelle abitudini
    senza condizionamento alcuno se non seguire la fedeltà ad esser dentro ai primordi di quella vita naturale che,anche nei tempi mutanti,continua ad esser compito nel ruolo,nella sopravvivenza,nei bisogni primari ed essenziali che i”conviventi” di questo pianeta ci offrono ad esempio.Bianca 2007

  6. posso stroncare il tuo post: i cervi non hanno corna. Mi dispiace ma non sono corna sono ossa! Si chiamano palchi e crescono sotto la pelle in modo rapidissimo. Poi i tessuti molli “muoiono” e, complice lo sfregamento sui rami, vengono allontanati, le ossa prendono colore dalle cortecce delle piante, dalla terra e diventano di quel bel marrone che siamo abituati a vedere. Il bramito è fantastico: ho avuto la fortuna di sentire un maschio adulto a circa una decina di metri da me bramire…mi sono sentita “vibrare dentro i polmoni”! sai dov’ero? giusto giusto in Friul !!ciao

  7. qui di cervi non ce ne sono. però di notte si sentono i bramiti di alcune coppie che hanno voglia di far sapere a tutto il mondo che cosa fanno sotto le lenzuola…

  8. Io non voglio dir niente. Qui sono ancora a decidere l’abito e il bouquet e tu già parli di corna?

  9. Ormai in Italia i cervi si vedono soltanto al Parlamento e al volante sulle strade. Ciao 🙂

  10. Corna od ossa che siano rendono elegante e maestoso questa creatura. Il mio pensiero va a tutte queste povere bestiole che in questi giorni sono vittima di (dicono) “sportivi fucili”.
    Bellissimo il post del “chicco d’uva”, proprio oggi ho vendemmiato. Il pensare che il bello sia sinonimo di qualità e’ un errore in cui ci imbattiamo spesso. E’ pur vero che l’occhio vuole la sua parte ma talvoltarimane abbagliato!
    Ciao ciao

  11. ah le corna… più le metti più ti si ritorcono contro, almeno così diceva il saggio 😛

    anecòico

  12. niente post….perchè c’è l’obbligo di farme uno nuovo ogni tot??? 🙂 non sono in vena tutto qui…. allora come va nella nuova scuola?

  13. Ciao Fabio, questo finesettimana io e mio figlio siamo andati a sentire i bramiti dei cervi sull’Appennino Pratese. E’ stato molto emozionante al buio nel bosco sentire questi animali. A lui e’ piaciuto tantissimo. Cosi’ mi e’ venuto in mente questo tuo post di qualche tempo fa.
    Ciao!


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