C’è poco da fare: se volete irritarmi all’inverosimile, scatenando i miei peggiori istinti sino a rasentare la follia di Jack Nicholson in Shining, non vi occorre fare altro se non usare dei diminutivi per ogni cosa che vi sta intorno. Me compreso.
Partiamo dall’incomincio, come direbbe qualcuno? E va bene. Facciamo che qualcuno mi invita a cena e mi chiede se può farmi un risottino? Ecco, proprio uno di quei termini che mi fanno rabbrividire. Io sorrido e accetto, ovviamente, per non mettere in imbarazzo chi mi ha fatto questa offerta, così mi siedo e, mani sul tavolo a cercare in qualche modo coraggio per la situazione già irritante dal principio, cerco di mandare giù questo primo insopportabile rospo, quando vengo assalito da un secondo peggiore agglomerato di bruttezza verbale.
“E per secondo, ti andrebbe bene una fetta di carnina tenerina tenerina?”
Santa pace, ma questo ce l’ha con me? E’ riuscito a rifilare nella medesima frase un termine in diminutivo, accompagnato addirittura da un aggettivo che, se già una sola non bastasse, è stato addirittura ripetuto per ben due volte. Risottino, poi carnina, e ancora tenerina tenerina. Questa è una congiura, perché non si può spiegare in altro modo un attacco così diretto e serrato alla forma, alla grammatica italiana e anche alla sensibilità linguistica che mi contraddistingue. Perché passi che sono un insegnante di Lettere, e in qualche modo posso anche essere considerato deformato, ma per carità, non si può. Non si può. Non si può e soprattutto non si deve. Il diminutivo no, ve lo chiedo in ginocchio. Mi fa male ogni volta che lo sento e quando qualcuno lo usa, brividi freddi mi percorrono la schiena in lungo e in largo, sino a ricoprirla dalla nuca alla base.
“Fabietto, allora, ti va bene il menù che ho pensato per te?”
Eh già, e come potevo dimenticare che anche il mio nome garantisce un buon trampolino di lancio per un tuffo nell’odiato diminutivo, più burroso e spalmabile della maionese sul pane quando qualcuno ha fame?
Fabietto no, per favore. Fabietto no, vi prego. Fabietto assolutamente no!
Mi faccio forza. Inspiro ed espiro. Trovo il coraggio necessario a dire sì, sì, va bene, va bene tutto. Basta che mi mettano a tavola qualcosa e poi ognuno per la sua strada, senza alcun bisogno di soffermarci troppo sui convenevoli.
“Allora tutto a posto.” MI fa notare il mio ospite. “Se vuoi cambiare canale mentre preparo fai pure. Io di solito guardo Gerry Scotti, ma se non ti va fai pure.”
Io tento di svicolare, non ho voglia di sorbirmi una trafila di domande dopo una giornata passata a correggere compiti, ma l’ospite non fa altro che soffermarsi su quelle.
“Ah, quanto mi piace questo programma. Ecco, ecco… Adesso chiede l’aiutino e vedrai che riponde!”
Dio mio. Sto per farmi il segno della croce. Questa casa è stregata. Questa casa ce l’ha con me. Qui dentro aleggia lo spettro del diminutivo che non fa altro che perseguitarmi. Datemi un paletto di frassino, datemi una corona di aglio, datemi un proiettile d’argento, una pozione magica, tutto l’occorrente perché questa maledizione venga definitivamente sconfitta. Io non ce la faccio più!
A cena tutto tace. Niente altri diminutivi. Qualcuno, dall’alto, deve avermi preso sotto la propria ala protettiva. Che bello, un mondo senza sciocchi diminutivi…
Ci diamo la mano. Ringrazio cordialmente. Ho quasi dimenticato tutto quello che è successo in un lasso temporale così breve. Mi viene addirittura data una piccola busta incartata, da scartare esclusivamente a casa. Non speravo in una tale metamorfosi finale.
“Allora grazie di tutto – dico sovrapensiero -. E grazie del pensierino!”
E vorrei sprofondare.
Fabiuccio caro su non fare così!!! 😛
By: (Lady).Chobin on 04/05/2009
at 10:37
Quale conclusione migliore! 😀
By: a77 on 04/05/2009
at 11:43
Che strano destino: tu che sei presumibilmente più alto di me ti storpiano il nome in -etto, io che sono il più basso della compagnia (170cm) il nome di battesimo me lo storpiano in -one.
By: El Eternauta on 04/05/2009
at 12:01
“…a te che sei presumibilmente più alto di me storpiano il nome…”
Devo andare in pausa pranzo! 🙂
By: El Eternauta on 04/05/2009
at 12:02
volevo lasciarti un commentino, ma pare che tu oggi sia un po irritabilino
By: Charlie68g on 04/05/2009
at 15:36
Non voglio spazientirti ulteriormente e allora mio carinissimo Fabiuccio ti lascio solo un salutino ed un tenerissimo bacino…ahahahah!!!!
Buona serata…. magari con una dolcissima tisanuccia di valeriana 🙂
By: Gabry on 04/05/2009
at 20:01
Forse se smetti di andare a cena dalla nonna…
By: mangrovie on 04/05/2009
at 21:19
Aspetta un “attimino”. Quante volte lo sentiamo dire o, ahimè, lo diciamo?
L’attimino è, per me, il Grande Abominio.
Anche se, col capo cosparso di cenere, ammetto di usare spesso alcuni diminutivi. 😐
By: testa bislacca on 04/05/2009
at 21:51
“Fabietto”ma chi frequenti?
By: suysan on 04/05/2009
at 21:51
Caro Fabio, il risottIno, suona comunque sempre meglio del risottOne!! 🙂
Maury
By: Maury on 04/05/2009
at 22:21
Che ridere! La curiosità adesso dilaga… ma da chi sei andato a cena? Qualcuno ha detto la nonna e l’ho pensato pure io! 🙂
Sei troppo forte. Bacino! ihihihih
By: Anna on 05/05/2009
at 08:40
poverINO 😛
capisco e condivido il tuo pensiero
a volte il voler essere troppo CARINI supera l’eccesso…
ma che dire invece di quei sms tanto simpatici
in codice tipo so a ca ta dei mnt 😦
ecco dimmi cosa cavolo ti ho scritto….
🙂
By: Irish Coffee on 05/05/2009
at 10:29
Io ho sempre il diminutivo ina dato che sono piccina, minutina, mingherlina. Se mi dessero dell’ona però sarebbe peggio. Ergo, mai lamentarsi.
Trovo anche io che attimino e risottino siano degli abomini però!
By: francesca on 05/05/2009
at 10:34
Fabietto!! Io lo uso sempre per rispondere ai tuoi commenti…bè, potevi dirlo prima, però…! 🙂
By: Vita on 05/05/2009
at 10:39
Ahem… io che mi faccio chiamare “pensierini”, che dici divento “pensieri” tout court? Ciao, Fabiuccio, anzi Fabiucciolino! 😉
By: pensierini on 05/05/2009
at 15:17
Daiii cucciolone! Non fare quel faccione, che il broncione non ti dona! Per favore le parolacce non le dire, che altrimenti vai all’infern..otto!
Probabilmente sei una figura che stimola il senso di protezione. Qualcuno ti fa forse “piri-piri” sotto il mento quando ti incontra? O una carezza sul coppino.. (questo non è un diminutivo, vero?).. A me (oversize in tutto) offrono la bistecca e pure dura! Ciao, Anna
By: AnnaSerenity on 05/05/2009
at 16:32
ahahah. A me piacciono i diminutivi ma solo con le persone a cui voglio bene…se no mi fanno abbastanza rabbrividire in effetti
By: palbi on 06/05/2009
at 05:13
Tesorino, allora ti lascio un commentino carino e ti mando un bacino 🙂
Puah…mi viene l’orticaria 😉
By: Tzugumi on 06/05/2009
at 07:13
Devo dire che mi trovi concorde: anche io non sopporto i diminutivi… soprattutto quelli che vorrebbero denotare affetto.. ci sono ben altri modi per dimostrarlo!
un saluto Mr
Daniel
By: Daniel on 06/05/2009
at 10:11
TRISTEZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA IO TI HO SEMPRE CHIAMATO FABIETTO!!!!! CREDENDO DI ESSERE GENTILE E DI FARTI PIACERE!!!
SORRY!!!
SCUSA SCUSA SCUSA SIGNOR FABIO MUCCIN…
pero’ fabietto mi piaceva un casino… (casino non e’ diminutivo di caso vero?!?!? eheheheh)
🙂
By: eiffel on 06/05/2009
at 11:49
FABIUCCIO SEI
ma anche Professore tenero e dolce come il cuor degli avvocati.Scherzo,ovviamente,Fabio caro en on te la prendere troppo.Anch’io ho le tue stesse reazioni poi poi poi sorrido e mi dimentico tutto.Bianca 2007
By: Bianca 2007 on 06/05/2009
at 21:09
fabiuccio dovresti stare un attimino più calmino!!!
😉
By: barbie on 06/05/2009
at 22:47
Un salutino????????
:::)))))))))))
By: mistral on 07/05/2009
at 21:59
Preferisci due spaghettini?
By: alianorah on 08/05/2009
at 00:59
Qui da me, al Sud, ti chiamerebbero “FABBIUZZU” (rigorosamente con due B)
🙂
By: mari on 08/05/2009
at 10:40
Mi fai morire dal ridere:-)))..cmq se ti consola neppure a me piacciono i dimuitivi…per non parlare poi “dell’aiutino”….
By: vulcanochimico on 10/05/2009
at 10:42
uhmmm.. sarai un po’ nervosetto in questo periodo??
😆
By: 1,2,3 stella on 23/05/2009
at 21:20