Sono assolutamente conscio del fatto che, da quando l’uomo ha alzato per la prima volta gli occhi al cielo, si sia sentito così piccolo da dover concepire una divinità superiore a lui, ma mi pare che a tutto ci sia un limite, nonostante i limiti siano fatti per essere costantemente ridisegnati. Dio, nella sua infinita bontà e nella sua infinita serenità, ci ha dotati di un cervello che, pensante o meno, rimane comunque tale. Almeno, così ci dicono, anche se in molti fanno a gara per dimostrare il contrario. Ma, ammesso e non concesso che tutti – e sottolineo tutti – siamo in grado di intendere e di volere, io, lo dico davvero, non riesco a capire come si possa, al giorno d’oggi, arrivare al punto di aborrire così tanto dalla retta via, giungendo fino al punto di adorare una teiera. Sì, avete capito bene. Una teiera. Proprio quella. Una teiera rosa alta due piani, per essere precisi, con tanto di manico bello ampio, di becco dal quale rovesciare il té, di coperchio per non far raffreddare il contenuto. E, nemmeno a dirlo, talmente pacchiana da risultare indigesta persino a quanti fanno del kitsch una ragione di vita e una filosofia dell’essere.
Per carità, parto dal presupposto che ciascuno è libero di credere in che vuole. Ritengo che tutto sia lecito, se davvero lecito, e anche che tutto sia rispettabile, se rispettoso. Ma, e c’è sempre un ma che tenga, il buonsenso a volte finisce col fare a pugni con il resto, specialmente con la razionalità e un pizzico di realismo, anche se in tema di fede religiosa questo non dovrebbe essere contemplato. La notizia che ho scovato è che esiste infatti una setta malese denominata “Regno del cielo”, la quale in Malesia pare aver dato non pochi grattacapi alle autorità locali, (credenti musulmani), i quali hanno tentato il tutto per tutto per sgominare l’apostasia in corso, anche con mezzi drastici. Il santone di riferimento è stato infatti esiliato, alcuni seguaci incarcerati, e il villaggio che era stato costruito attorno al grande idolo moderno raso al suolo, ma i risultati sono stato alquanto esigui, per non dire nulli. La teiera rosa, alta due piani, oggetto di culto, ha continuato a raccogliere attorno a sé le migliaia di devoti che sino a questo momento si sono ritrovati nel nome del volemose bene, del famo l’amore e non famo la guera. In migliaia, tutti a girare attorno alla teiera, in preghiera, ma non so dire se prima, durante o dopo il ritrovo abbiano per lo meno sorseggiato del buon té.
Rimane ancora incompiuta la motivazione del perché sia stata scelta proprio una teiera. Beh, anche a questo c’è risposta. Uno dei seguaci ha sognato il recipiente in questione, e la motivazione per cui è stata assurta a simbolo divino risiede nel fatto che, secondo quanti ne hanno interpretato i chiari segni, questo è che il Creatore usa per distribuire la sua benevolenza agli uomini. Già, una teiera. Una teiera, e per giunta rosa, come se già non bastasse la stranezza in questione. Ma mi chiedo perché non una saliera, a questo punto, oppure un colabrodo, o, che ne so, un tostapane, un forno a microonde, o magari addirittura un depilatore. Perché, se proprio vogliamo, ce ne sono di elettrodomestici ed utensili vari, che meriterebbero di assurgere alla gloria celeste, se non altro per le interpretazioni incredibili che potrebbero derivarne, tutte, ovviamente, capaci di sfiorare il ridicolo. Ma dico, al giorno d’oggi, con i potenti mezzi di informazione, non aveva allora ragione il mitico Guzzanti, quando ci propinava la religione del Quelo? Ve lo ricordate? Perché su un punto, per lo meno, aveva ragione: qui c’è grossa crisi. Beh, se non altro, con lui per lo meno ci si divertiva. Mettete che invece qui qualcuno si incazzi, cosa succede? Che per contrizione gli viene rovesciata in testa una buona dose di acqua bollente?!
Se io sostenessi che tra la Terra e Marte c’è una teiera di porcellana in rivoluzione attorno al Sole su un’orbita ellittica, nessuno potrebbe contraddire la mia ipotesi, purché mi assicuri di aggiungere che la teiera è troppo piccola per essere rivelata, sia pure dal più potente dei nostri telescopi. Ma se io dicessi che – posto che la mia asserzione non può essere confutata – dubitarne sarebbe un’intollerabile presunzione da parte della ragione umana, si penserebbe con tutta ragione che sto dicendo fesserie. Se, invece, l’esistenza di una tale teiera venisse affermata in libri antichi, insegnata ogni domenica come la sacra verità ed instillata nelle menti dei bambini a scuola, l’esitazione nel credere alla sua esistenza diverrebbe un segno di eccentricità e porterebbe il dubbioso all’attenzione dello psichiatra in un’età illuminata o dell’Inquisitore in un tempo antecedente.
By: Colez on 10/10/2008
at 10:45
francamente non lo trovo molto piú assurdo di adorare un telo o una ampolla con del sangue dentro, metti che la loro cultura sia permeata dal té…
in fin dei conti (e qui smetto di essere ilare e divento seria) noi abbiamo il vino e il pane come simboli e addiruttura come vero corpo di cristo durante la transustazione (tutte le volte non ricordo come si scrive) perché il vino e il pane permeavano la cultura ebraica quando cristo li ha scelti a simbolo, come l´agnello.
magari a loro li fa ridere che noi si usi il vino e il pane. per alcune religioni bere vino é pure peccato grave…
By: lucia on 10/10/2008
at 10:58
Mi ricorda l’adorazione del Vitello d’Oro descritta nell’Esodo.
Il punto è che Fede e Ragione hanno davvero poco a che fare.
Occorrerebbe scindere le cose relgando la prima nel privato (meglio: nella dimensione più privata possibile) e la seconda nel pubblico, creando una ambiente condiviso il più tollerante e razionale possibile. Cioè: io in casa posso adorare anche il cucciaio da tè, ma la cosa deve essere espletata solo in casa mia.
un saluto Mr!
Daniel
By: Daniel on 10/10/2008
at 11:21
FABIO FABIETTO,FABIUCCIO,
ma TU sei la teiera più alta e speciale del mondo! E per una come me che non si ricorda d’aver dormito anche se mi sembrava,averla messo di buon umore è avere come sherazade raccontava al sultano che non voleva le “mille e una fiaba a disposizine per interessarlo sempre e farlo ridere anche senza thenon è cosa da poco!Come capisco i tuoi allievi che fanno il tifo nche fuori da scuola e la mamma dentro la casa!… Bravo ma,mannaggia che sei così lontano…Bacini dolci con gli ultimi singulti di riso.Bianca 2007
By: Bianca 2007 on 10/10/2008
at 13:01
… la religione del Quelo..qui c’è grossa crisi. Ho visto le cassette registrate dai miei… troppo vera! L’unica cosa che mi ispirerebbe una teiera del genere è di provare una serie di tisane di vari gusti. E ora ti saluto che vado a farmi un buon the fumante… e ci aggiungo due biscottini… anzi quattro… anzi il pacco intero! ciao ciao
By: Irene on 10/10/2008
at 13:08
Vorresti dire che stamattina ha colazione, ho ricevuto una buona dose di benevolenza divina bevendomi il mio tè mattutino? 🙂
By: El Eternauta on 10/10/2008
at 13:15
Quelo! Quanto mi piaceva, adoro Guzzanti.
Per la teiera, beh io avrei scelto la Moka.. O la moka è il simbolo del male per loro
By: duhangst on 10/10/2008
at 13:58
attento con gli inviti che se si tratta di ballo non mi tiro mai indietro
quindi…
io non ho mai potuto soffrire il the
chissà come mai
io sono una da caffè
mah
By: strega athena on 10/10/2008
at 14:12
Fabius, si vede che tu sei piu’ vicino a Dio di me.. io godo di benedizioni minori ogni mattina, che provengono da una caffettiera, mentre tu sei piu’ dedito al te’.. Ma se si vuol estendere la religione ad altre bevande, incluso il caffe’, vuol dire che mio padre frequenta ogni giorno luoghi di culto e lascia pure la decima!
Scherzi a parte, hai ragione tu a dire che tutto (o quasi) e’ lecito, ma come dice Paolo, “Ogni cosa mi e’ lecita, ma non ogni cosa e’ utile”.
.
E, se non ti dispiace, vorrei rispondere ad un paio di commenti.
Lucia – e’ vero che Gesu’ ha scelto il pane ed il vino come simboli (non credo nella transustanziazione.. spelling???) e credo che li abbia scelti proprio perche’ “accessibili” a tutti, semplici da capire. Ma non ha mai chiesto che si andasse ad adorare una panetteria o una botte di vino. Tutt’altro, direi. (stesso discorso vale per il fatto che si sia autodefinito la “porta”, simbolo altrettanto comune a quei tempi e ai nostri giorni.. eppure non adoriamo e non rendiamo culto agli usci, giusto?)
.
L’altra cosa – e questo e’ un discorso lungo, da non fare qui, ma che vorrei comunque toccare – e’ che la fede secondo me non si puo’ e non si deve separare dall’intelletto; quello per me e’ gravissimo. Credere ciecamente e’ pura follia. Non e’ richiesto neanche da Dio che dice di amarlo con tutto il cuore, anima e MENTE. Un Dio che non puo’ essere esaminato con la ragione non e’ Dio.
By: navide on 10/10/2008
at 14:28
la religione secondo me dovrebbe essere solo un fatto privato.
meglio adorare una teiera che una svastica….
By: La Donna Cannone on 10/10/2008
at 14:38
hai mai provato il senso di pace e di gioia profonda che si sente quando sorseggi una fumante tazza di tea accompagnata dalla mia adorata torta di mele? E in sottofondo hai il suono caldo del sax di Kenny?
Non adoro la teiera ma…..la uso spesso ;-)))
Dolce WE
ps. spero di non doverlo fare….non amo mettere sotto chiave le emozioni
By: Morgana on 10/10/2008
at 14:41
Ammazza che teiera, in quanti sono a prendere il thè delle cinque
By: le ali della farfalla on 10/10/2008
at 14:56
Almeno la teiera esiste…
By: andrea on 10/10/2008
at 15:19
a che ora il te?
By: ali on 10/10/2008
at 15:24
a me viene in mente la teiera parlante del cartone animato “la bella e la bestia”. era la mamma di una tazzina. e comunque chi sono io per dire che è una follia?magari il seguace della teiera riderebbe di me che uso una sorta di collanina con le palline per adorare. quindi, a ognuno il suo…:-)
By: Gitti on 10/10/2008
at 15:45
Mi sento chiamata in causa, chissà poi perchè…..
Non voglio pronunciare parola alcuna, riguardo la setta della teiera rosa, ma spezzare una lancia a favore di un consolidato, secolare rito che si perpetra ogni giorno, preparando con rituali sacri ed assaporando infine, la divina bevanda del tè. Accompagnando magari il tutto, con una profumata varietà di biscottini al burro, dagli aromi più svariati. Ecco questo per me, è sinonimo di pace, di calma, del piccolo piacere che la vita può offrire, anche in quelle giornate dove tutto sembra andare per il verso sbagliato.
Inutile rinnovarti nuovamente, l’invito a gustare una bollente tazza di tè, dalle mie parti, ascoltando magari dell’ottima musica d’oltre oceano..
nel frattempo che ti giunga il mio abbraccio più caro
By: mistral on 10/10/2008
at 17:18
E’ veramente una notizia che intriga. Non sapevo dell’esistenza di questa setta malese.
Grazie per avermi aggiornato.
Buon fine settimana!
Marianna con simpatia.
By: marianna on 10/10/2008
at 17:21
Come amante incondizinata del kitsch, posso dire che quella teiera non è kitsch, ma semplicemente orribile. Una schifezza.
Anni fa, qui in Abruzzo, in un paesino di montagna, una massaia, aprendo un pomodoro, rilevò all’interno una strana forma che ricordava quella dello spirito santo ( che poi, che forma ha lo spirito santo ? boh).
La cosa assurse all’onore delle cronache locali ed il paesino diventò meta di pellegrinaggio dai paesi astanti per fedeli curiosi. e devoti.
Come vedi, non si deve andare tanto lontano per constatare tali assurdità. Ora la domanda è: meglio una teiera o un pomodoro? 🙂
By: Miss kappa on 10/10/2008
at 17:59
Mitico Guzzanti con “Quelo” e “la seconda che ho detto”.
Certo che di gente strana al mando ne gira…… ma questa poi …..
non è che nel DNA questo santone malese avesse qualche progenitore inglese???? quelli sono fissati per il tè.
Un saluto e buon fine settimana!
By: Gabry on 10/10/2008
at 18:36
Grande teiera!
🙂
By: perseo on 10/10/2008
at 19:00
TI AUGURO UNO SPLENDIDO WEEKEND….UN ABBRACCIO..ROSY
By: larosadellenevi on 10/10/2008
at 21:06
Questa notizia è degna di persone fuori di testa.. anche Maometto giustificava tutto con i sogni, l’arcangelo Gabriele che gli appariva in sogno e li diceva cosa fare e tutti gli credevano..
By: Ossidiana on 10/10/2008
at 21:38
Certo che il mondo è proprio pieno di matti!
By: Mariuccia on 10/10/2008
at 22:20
Certo che alcuni ti scrivono proprio cose difficili, com’è che io non ci penso neppure alla transustanzazione (sarà poi giusto lo “spelling”, teacher?)? mah! sarà che sono una… semplice, semplice,
che dici tu?
Have a nice week-end!
By: Mariuccia on 10/10/2008
at 22:27
E come dimenticarlo Guzzanti e tutto il gruppo di Avanzi, quelli di Cinico Tv…. impossibile!?! 😀
Certo che questi sono sbroccati forte però…
Comunque tranquillo, “latito” ma non sto correndo appresso a nessuna teiera 🙂
Buon weekend e grazie del passaggio e del pensiero. 😉
By: chit on 10/10/2008
at 23:33
La risposta è dentro di TE
🙂
By: mari on 11/10/2008
at 09:27
Io non ci trovo gran differenza tra l’adorare una teiera o una statuina di padre Pio o un dischetto di farina, un pane azzimo e via discorrendo. Siamo là o di poco lontano.
By: guisito on 11/10/2008
at 13:25
Buon fine settimana!!!
By: nuvolarosa on 11/10/2008
at 15:27
Che bella notiziola, probabilmente fa meno male credere in una innocente e innocua teiera che in un apparato politico-religioso che con la scusa di guidare la nostra anima immortale tenta di guidare le sorti di uomini mortali. :-))
By: specchio on 11/10/2008
at 16:18
Mah..inutile cercare spiegazioni in cose del genere…Comunque se vi fosse razionalità non si chiamerebbe fede ma certezza—
ciao 🙂
cinzia
By: cinzia on 11/10/2008
at 18:03
sì,me lo ricordo guzzanti,esilarante…la storia della teira è assurda,pur di ingannare si inventano qualsiasi cosa…”qualcuno” diceva_:”la religione è l’oppio dei popoli”….un saluto e una buona domenica
By: vulcanochimico on 11/10/2008
at 18:17
da non credere dove trovi il tempo di scovare queste notizie..
Ciao fabio
By: daniele on 11/10/2008
at 20:19
Bella teiera di porcellana ;)))
By: nuvoletta on 11/10/2008
at 21:37
potrei decidere di venerare la teiera anche io.
By: beatrice on 11/10/2008
at 22:30
eh eh in effetti fa abbastanza ridere. Pero’ capita spesso che l’immaginario religioso dell’Asia sia un po’ diverso e un po’ più “prosaico” del nostro. In Giappone a divinita’ e demonietti vari si porta in dono della frutta…e fin qui ci puo’ stare mi dirai. Quello che fa un po’ + specie, pero’, è che spesso si tratta di frutta sciroppata nella più classica lattina di alluminio.
By: palbi on 12/10/2008
at 06:31
pensa che io adoro un paio di calzini sporchi!! sono sopra il mio letto.
e grazie a loro trovo la forza di alzarmi ogni mattina!
muhahahahha
By: mat on 12/10/2008
at 14:06
e che dire di quelle popolazioni hindù che adorano i topi….solo perchè in una loro leggenda questi accompagnavano il dio dalla testa di elefante Ganesh. Le scene che ho visto in un documentario sono davvero raccapriccianti…sarà che io ho la fobia dei topi ma questa religione non potrei mai “abbracciarla” (naturalmente non ne abbraccio nessuna)!
By: fiorella01 on 12/10/2008
at 18:50
Mi sembra di rivedere le tazzine di Gardaland. Ci manca pure il tempio teiera.
By: ilMaLe on 12/10/2008
at 22:42
Buon giorno Fabio ti informo che su …http://blog.libero.it/meravigliamoci/
è stato messo un mio post con le vostre poesie ,senza autore
Ciao fiore
By: fiore on 13/10/2008
at 07:22
tutti adoriamo qualcosa o qualcuno, forse non e’ meno assurdo che adorare un pallone alla domenica?
By: nag on 13/10/2008
at 09:08
Si, ma questa notizia dove l’hai scovata? Sul Corriere dei Piccoli?
By: Moz on 13/10/2008
at 09:26
DEH!
Fosse almeno bella…
😐
ps:ma questa notizia da dove viene?!
By: Brì on 13/10/2008
at 22:39
In ciro ci sono feteli strani, ke no krete in fero tio e krete in kose asurte, kome teiera ma anke kome pietra o kome meteorito o kome fulminen o kome tue assi ti legnen inkiodate come krocefiss… ehm…
By: Padre Joseph on 14/10/2008
at 02:10
Per me, cha lavoro in una sala da thè, è consolante sapere che sono a contatto con l’Onnipotente in modo così costante…
By: Alianorah on 16/10/2008
at 19:37
passaggio al volo: ciao prof!!
By: LauBel on 22/10/2008
at 10:07