Una mia collega mi ha raccontato l’ultima che le è capitata ieri, in una classe prima. Di solito le prime sono quelle più genuine, ancora non ‘contaminate’ dall’impostazione scolastica della scuola media, e per quanto ci si lavori, rimangono tali per lo meno sino alla fine dell’anno scolastico.
La mia collega è una tutta d’un pezzo, una di quelle donne con cui tutti possono trovarsi bene. Avete presente la classica insegnante vecchia maniera, materna, protettiva, molto remissiva, con tanto di occhiali, una mamma che dice ai suoi alunni tutto ciò che le succede, e che si comporta un po’ da chioccia? Ecco, tutto questo in senso positivo. E’ proprio lei, in tutto e per tutto.
Lei, veterana, si era alterata per il comportamento di alcuni suoi alunni, e per questo motivo aveva dato il via ad una filippica numero uno sul rispetto, sul comportamento, sulla necessità di collaborare in un ambiente come quello scolastico, dove tutti devono svolgere il proprio compito e dare il loro apporto in modo costruttivo. Gli alunni la ascoltavano con grande attenzione, in parte contriti, in parte contenti di perdere la lezione parlando di niente (?), secondo loro, e avevano gli occhi sgranati, certi che nulla del genere era mai capitato alla loro insegnante. Lei parlava, parlava con foga, come mai aveva fatto in vita sua, e loro stavano zitti, immobili, ad ascoltarla come mai avevano fatto prima.
Ad un tratto, dice:
"Io insegno da ben 33 anni, e direi proprio che un comportamento come questo non l’ho mai visto in vita mia! Perché vi comportate così? Che cosa avete? E’ questo il modo di comportarvi? Se c’è qualche problema, ditemelo e ne parliamo, ma non fate così, non va bene!"
Un ragazzino sgrana gli occhi e chiede insistentemente la parola. Lei pensa che lui stia per riagganciarsi a quanto appena detto, e tira quasi un sospiro di sollievo, credendo di aver centrato il bersaglio e di aver insomma raggiunto l’obiettivo che si era prefissato: quello di sensibilizzarli.
Lui sgrana gli occhi, in tono di meraviglia. La guarda bene, dall’alto in basso, poi dice: "Scusi, ma allora lei ha più di 33 anni?!"
a parte l’incongruenza titolo e testo di questo post (eheheh) (32 o 33???)
carinooooooo…
insceeenua innocenza seienne…
By: mantide on 07/03/2007
at 14:11
Fantastico! e fantastico anche il tuo modo di raccontare le cose: davvero riusciamo a vederle! Ciao, Fabiolett!
By: aless on 07/03/2007
at 14:16
a proposito…domani è l’8 marzo! 😀
By: Antonio on 07/03/2007
at 14:20
Nessuna incongruenza. Per l’alunno l’insegnante aveva 32 anni: lei ha detto che insegnava da 33 e gli è crollato il mondo!
By: Fabioletterario on 07/03/2007
at 14:21
Lo so, Antonio, domani è il tuo compleanno!
By: Fabioletterario on 07/03/2007
at 14:22
Wow!! Domani è anche il compleanno della mia prof di italiano delle superiori!! E’ un mito!! Auguri prof!!
By: mizar on 07/03/2007
at 15:45
beh direi che il ragazzino era perfettamente inserito nel discorso…!!Beata innocenza !
By: barbie on 07/03/2007
at 16:12
infatti, la signora, come la sottoscritta , è un dinosauro: ammirare la cresta dorsale!
By: Paola dei gatti on 07/03/2007
at 16:14
mail,urgente
By: barbie on 07/03/2007
at 17:18
:)))
Una volta da piccola, mia sorella mi portò a sentire un concerto di musica classica contemporanea. Al termine uscì il compositore. Tutti applaudirono e io urali esterrefatta….
MA E’ VIVOOOOO!
By: zauberei on 07/03/2007
at 17:59
vabbe su,un po di comprensione..per dirla alla iacchetti..SONO RAGAAAAAAZZI..
By: bb on 07/03/2007
at 21:28
no professò,è una cosa troppo intima e personale!!
🙂
By: snoopy on 07/03/2007
at 22:14
Piccolo!!!! Che tenerezza!!!
By: I Care on 07/03/2007
at 23:24
a 12 anni e’ un po’ preoccupante!!!altro che piccolo, altro che tenerezza. e’ fuori dalla realta’. tendo piu’ a pensare che abbia voluto fare lo “stupidino”.
By: brunetta on 08/03/2007
at 14:57