Capito per pur caso sulle indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati, per la scuola secondaria di primo grado. La questione riguardava, per chi non lo ricorda, il fatto che trattavo anche le problematiche del cambiamento fisico. Così, quando mi ritrovo di fronte a questo documento ministeriale, mi soffermo e leggo testualmente gli obiettivi ai quali devono pervenire i ragazzi al termine della scuola superiore di primo grado (scuola media):
- "Approfondire la conoscenza e l’accettazione di sé, rafforzando l’autostima, anche apprendendo dai propri errori;
- comprendere le modificazioni fisiche del proprio corpo e metterle in relazione con quelle psicologiche e di comportamento sociale;
- riconoscere il rapporto affettività-sessualità-moralità."
Si tratta di quanto ho proposto ai miei alunni durante il progetto Adolescenza, al quale alcuni genitori si erano in qualche modo espressi contro, e sull’educazione alla percezione del proprio cambiamento. Insomma, in poche linee, si ritrova tutto quanto ho proposto, senza per altro che avessi letto in maniera così puntuale le indicazioni nazionali.
Meglio. Evidentemente, forse sono un insegnante meno pazzoide di quanto si potesse pensare.
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