Quando ripenso alla fatica che abbiamo condiviso ieri, con la vendiemma, ho al tempo stesso un sentimento di dolce fastidio he fatico a spiegare.
Fastidio, perché 30 quintali di uva non sono cosa da poco. Dolcezza, perché il tempo, per quanto breve, ripulisce i ricordi e li rende comunque dolci.
Ieri ho detto che non avrei mai più voluto sentir parlare di quanto sia bella la vendemmia. Oggi, comincio già a ricredermi. Ma, in fondo, a cosa servono le promesse, se non a far sì che vengano rotte?
Sto scrivendo qualcosa sull’uva: chissà che più tardi mi decida a pubblicarla…
lo sapevo che alla fine ti saresti fatto prendere dal romanticismo…
By: vendemmiatore on 25/09/2006
at 19:24