Ricordo benissimo dov’ero quell’11 settembre del 2001: mi trovavo in treno, mentre mi stavo recando a Pordenone per acquistare dei prodotti per la rasatura che, a quanto pare, sono difficili da trovare.
Ero salito sul treno con la stessa tranquillità di sempre, per fare un tragitto di pochi chilometri. Un quarto d’ora più tardi, quando ci fermammo (non so ancora oggi il perché) in piena campagna, qualcosa in me si ruppe. Non sapevo cosa fosse successo, fino a quando Marckuck mi inviò un primo sms: "Hanno attaccato gli Usa!"
Sulle prime pensai ad uno scherzo. Poi, quando il secondo aereo si schiantò sulla torre, la telefonata chiarì tutto: "E’ una guerra, non si capisce niente. Hanno attaccato gli Usa", ribadì Marckuck, io sempre più incredulo.
Più tardi, davanti alla tv, capii cosa fosse successo. Anzi, non è corretto dire che capii: vidi, cosa fosse successo, perché, a distanza di cinque anni, non ho ancora capito quell’attacco. Non voglio capirlo, è più forte di me. Sembra quasi che lo rigetti, e vorrei rimuoverlo, ma permangono davanti ai miei occhi le immagini delle mani sporte dalle torri in fiamme, semidiroccate dall’attacco che le è stato fatto ad un fianco, mentre agitano i fazzoletti bianchi, ad implorare quella salvezza che non riusciranno a raggiungere.
Sono passati cinque anni, da allora, ma ricordo ancora tutto. Tutta la rabbia, la paura, l’incredulità, il dolore di quei momenti. Quanti anni ci vorranno, perché si plachi almeno un po’?
ma guarda un po’! ora è il momento giusto, vero?
By: marckuck on 11/09/2006
at 14:54
io abbaio ma non mordo 😉
By: simona on 11/09/2006
at 14:57
Invece marckuck morde solamente.
By: Fabioletterario on 11/09/2006
at 15:30