Non avevo voglia di pranzare, stomaco sottosopra per la famosa fatica dei sogni che sua maestà Rapida ha voluto osannare.
Così, nicchiavo, finché mia mamma ha alzato la voce: "TI HO DETTO CHE E’ PRONTOOOOOOOO!!!!" E io, ovviamente, ho ubbidito.
In tavola, in un piatto fondo dai ghirigori strani, le tagliatelle fumanti mi aspettavano. Non le tagliatelle comprate, quelle nel pacco che sa di chiuso: le tagliatelle fatte a mano dalla mamma, quelle che ogni bravo figlio non può che elogiare. E ho mangiato.
Indolente sì, scemo no!
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