Ma avete mai davvero provato il piacere di voltolarvi a letto, in una mattina che non volete cominci, mentre il sole settembrino lancia i suoi raggi su di voi, senza scottarvi né farvi del male, semplicemente illuminandovi?
Io l’ho provato poco fa, sul mio letto dalle lenzuola azzurro mare, mentre pensavo ancora all’estate, ai concerti di cui ancora devo parlare, alle cose che mi aspettano, alla voglia di mangiare un risotto allo zafferano, ai miei futuri alunni che ancora non conosco, a quelli che ho conosciuto attraverso questo blog.
Voltolarsi nel letto, soli, insieme a se stessi e al proprio odore, fra i capelli persi durante la notte e i sogni che ancora si appoggiano sul cuscino, con in testa una colonna sonora che non ascolti da anni. E ancora, voltolarsi per cercarsi e ritrovarsi, per ripensarsi, per tentare di vedere ciò che sarà la mattina, e il giorno, e la settimana.
Mi sono voltolato, ma non abbastanza. Quasi quasi, ci riprovo…
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