La voce narrante di oggi è quella di Katia.
Non crucciarti per quello che non hai fatto, ma conserva come tesori i momenti che hai condiviso con lei e ciò che ti lasciano dentro; non avere rimpianti, ma rispetta la sua volontà di morire come e quando avesse deciso lei stessa, visto che non dipendeva più da lei vivere fino a quando e come avrebbe voluto.
Non tormentarti più ad immaginare i suoi ultimi istanti… Non potrai mai sapere come sono stati… Anche perchè non credo che in quel momento abbia pianto e versato lacrime per quella partenza che si è scelta e che sicuramente ha vissuto come una liberazione a tutta la disperazione che certamente c’è stata prima…
Non chiederti perché ha scelto un modo così violento e inusuale per andarsene: forse aveva dentro di sé un mondo suo che non
ha voluto neppure fare intuire a chi la cicondava ma che inevitabilmente l’ha isolata dagli altri ed ha contribuito a farle scegliere un congedo così inaccettabile per chi l’ha amata.
Non torturati.
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