Mi pare già tutto distante. Così distante, che credo che l’esame si sia concluso una settimana, un mese fa. La tensione si è attenuata, l’aspettativa è scemata.
Guardo poco indietro, ma quando lo faccio, mi sento diverso ogni secondo che passa. Ogni giorno, ogni settimana, ogni attimo che trascorre.
La giornata odierna è durata un’infinità.
Attenzione alla forma, attenzione alla burocrazia, attenzione infinita a tutti e a tutto. Non ho dedicato a me stesso un solo secondo. In quanto coordinatore, gran parte dell’esame dipende da me. E, come tale, i miei colleghi fanno tutti riferimento a me. Pertanto, ogni mossa concertata deve comunque fare capo a me. E’ una posizione difficile, la mia, di potere ma anche di grossa responsabilità, e la responsabilità è tanta.
E, alla fine, tutto è così distante. Da noi, da me, dalla nostra società…
ma il potere non logorava chi non ce l’aveva?!
dai un po’ non ti gongoli a sapere di averli tutti sotto il tuo controllo??!
un pochino??!
By: musicaprattica on 15/06/2006
at 12:29
No. Perch il loro futuro viene determianto anche da me. E io penso sia una grossa responsabilità…
By: Fabioletterario on 15/06/2006
at 13:14